Sta terminando la seconda settimana di rientro dalle ferie, eppure qualcosa ancora non va.
Sarà il caldo folle che ancora si subisce.
Sarà che quest'estate non lo mai sentita arrivare realmente, nel senso che è finita ed io penso che ancora debba iniziare.
Sarà che non ho fatto niente di particolare e ogni giorno mi è sembrato uguale all'altro, mentre la mia idea di estate è compleatamente opposta: ogni giorno diverso da un altro.
Fatto sta che qualcosa non va....
E' una sensazione strana, come di essere al posto sbalgiato nel momento sbagliato, un disagio interiore.
Credo che cio' sia dovuto anche al fatto che in realtà il posto dove vorrei essere è un altro: vicino mia nonna per assorbire gli ultimi istanti che mi restano di lei.
Sono consapevole anche del fatto che se quest'anno avessi avuto la possibilità di partire, non lo avrei fatto, perchè vivo nel terrore di una telefonata che vorrei non arrivasse mai, ma piu' i giorni passano piu' mi spiegano che è inevitabile.
So che forse avrò il tempo di vederla dal momento che i medici ci hanno promesso che prima che succeda, ce la faranno riportare a casa.
E' vivere avendo la certezza che qualcosa di brutto sta per arrivare, e ringrazi Iddio se un altro giorno è passato senza che sia accaduto.
Il 22 sarà il mio compleanno, e vorrei avere la certezza che anche quest'anno mi arriverà la sua telefonata di auguri, invece ho solo la speranza.
Se per quel giorno potessi esprimere un desiderio, è questo che vorrei: che mia nonna potesse farmi ancora una volta gli auguri.
Qunado sono scesa giu a Luglio un fine settimana, lei era nel suo letto appena tornata dall'ospedale. Le ho preso la mano e le ho cheisto se voleva raccontare al mio volpacchiotto gli aneddoti di quando eravamo piccoli noi cugini. Lei mi ha sorriso appena e con un filo di voce ha detto "la capa n'è buena".
Ho a malapena trattenuto le lacrime.
giovedì 3 settembre 2009
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7 commenti:
Parte della mia ansia é anche per le persone e gli animali che non potró tenere per me per sempre. Come ti capisco. :-(
Non immagini quanto queste tue parole mi abbiano richiamato alla mente la mia, di estate.
Quando c'è qualcuno che non sta bene, che è in odore di malattia grave o che sta già per lasciarci, non ci importa delle vacanze, del sole, del mare e di tutto il resto.
Anch'io non ho avuto una bella estate, Volpe, e per motivi simili ai tuoi.
Magari se vai indietro di qualche post lo trovi scritto.
In bocca al lupo, anche se sembra quasi stupido dirlo.
E allora: fatti coraggio, e cerca di conservare tua nonna dentro di te.
Un abbraccio con tutto il cuore.
Lascio qui un abbraccio...
Mi dispiace. Mia nonna ci ha lasciati senza prevviso. Stava benissimo, a parte qualche acciacco dovuto all'età. E' stato sconvolgente, soprattutto per l'inaspettato.
Anche io sono nato il 22, di un altro mese.
grazie a tutti per quello che avete detto o semplicemente per essermi a vostro modo vicina.
Il mio problema è sapere che un pezzo della mia vita, il piu' importante in assoluto, sta per teminare e sono consapevole che poi neinte sarà come è stato fino ad oggi.
Lei è stata ed è un mamma. Lei rappresenta il mio concetto di maternità, allargato ed universale.
Lei rappresenta un cuore talmente grande da poter accogliere un numero infinito di persone nel suo petto.
Come puo' uno raassegnarsi all'inevitabile?
ti capisco benissimo.
Coraggio.
Non si può che guardare avanti.
Il tuo blog è splendido.
carola: grazie per le parole fa sempre bene sapere che comunque qualcuno puo' comprenderti
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