giovedì 29 aprile 2010

LA SIGNORA DELLE PULIZIE- Parte II

Quando la meticolosa E. abbandonò per sempre la mia casa, si preoccupò di presentarmi una sua amica, L, raccomandandomela caldamente, in quanto aveva necessità di lavorare.
L'amica L. si presentò un pomeriggio a casa per fare conoscenza e mi raccontò subito la sua triste storia fatta di figli da mantenere lontano, marito ubriacone e dopo aver visto il mio cane, del suo che era stato soppresso perchè gravemente ammalato.
Non so se perchè era riuscita a toccare le mie sensibili corde di donna o per i panni da stirare che avevano invaso ogni angolo della casa, per farla breve, le dissi di si!
Fu l'inizio della fine.
L'ispettore-asl e compagno di vita della volpe fin dall'inizio mi fece notare che quando rientrava in casa non profumava come quando puliva E.
Poi mi fece osservare che il pavimento era piuttosto opaco e si notavano le striature dello straccio, non stirava affatto bene.... non doveva piu' stirare le sue camicie.... ha rovinato con il ferro da stiro le sue magliette.....la sua roba per cortesia la dovevo stirare io.....
Ogni martedì e venerdì a casa era la guerra!
Lei asseriva che puliva bene e faceva le stesse cose di E., non sia mai le chiedevi che fine avesse fatto quella tale cosa che la risposta era "io non ho preso nulla. Se pensa che io mi sia presa qualcosa lo dica subito." E aveva decretato che il mio cane era infelice perchè stava troppo tempo da solo e si sarebbe sicuramente ammalato di tristezza.
Ma la tragedia fu sfiorata quando il "casalingo disperato" si accovacciò per terra e passo la mano sotto il divano....... Vergogna e disonore! Aveva pescato una patatina che come minimo doveva essere lì da una settimana.
Da allora non mi diede piu' tregua. L. doveva essere licenziata e lo dovevo fare io.
Io l'avevo presa in casa, io la dovevo togliere da dentro casa.
Peccato che per trovare il coraggio di farlo, mi ci volle quasi un anno.
L'anno piu' lungo della mia vita.

Continua....

venerdì 23 aprile 2010

RICOMINCIAMO

Ricominciamo......
Quando cio' avviene, ti aspetti che aprendo le finestre al mattino un tiepido raggio di sole ti accarezzi il volto. Che gli uccellini sui rami cinguettino il loro buongiorno. Che le gocce di rugiada sulle piante dei vasi brillino come gemme preziose. Ma soprattutto che gurdandoti allo specchio un bagliore di vita guizzi fuori dai tuoi occhi fissi su te stessa.
E invece........
Piove una pioggerellina fitta e sottile. Il cielo è plumbeo e pesante. Dalla strada si levano i clacson delle macchine ferme nel traffico. I miei occhi sono stanchi di un sonno non ristoratore e mi guardo nello specchio senza vedermi.
Ma forse quel che è peggio è che mentre bevevo il caffè è arrivata la signora delle pulizie che mi ha trafitto di domande alle quali non avrei neanche voluto rispondere.
"Ha ritirato il ferro da stiro dal centro assistenza?"
"Che ce devo passà io?"
"Guardi sta alla prima traversa prima dello stadio....c'ha presente l'ultimo semafero..... dopo la strada larga-nuova..... nsomma sta lì, ecco.... ha capito?"
"che me li ha ricomprati i prodotti...?"
Adesso se non le spiace vado di là a cambiarmi, così posso rimanere ancora qualche minuto con me stessa. Mi laverò il viso cercando di lavare via anche i segni che mi porto dentro da un po'. Mi vestirò, mi truccherò, mi farò la coda di cavallo perchè i capelli oggi non stanno al loro posto. Mi metTerò il profumo e varcata la soglia di casa..... RICOMINCIO.

venerdì 12 marzo 2010

TU SEI IN QUEL PICCOLO SPAZIO

Sono passati tanti anni e in fretta....
Sono stati duri, troppo.
Li ho utilizzati per cercare di riavvicinare a punti larghi i margini del buco nero che hai lasciato.
Li ho utilizzati tutti e non sono bastati.
Ne passeranno altri, spero tanti, e non basteranno.
Ho imparato a conviere con quel vuoto ma non a colmarlo.
Ho imparato a compensarlo con altro amore, ma non esiste amore piu' grande di quello che avresti potuto darmi tu. Non esiste in natura.
La sostituzione imposta per il bene mio e di mia sorella è stata la scelta piu' giusta. Lo so.
La piu' razionale e meritevole di gratitudine per chi quella sostituzione l'ha dovuta vivere, subire ed effettuare.
Il tempo non lenisce ogni dolore. Lo ricopre di un sottile strato di polvere e riemerge ad ogni soffio di ricordo, ad ogni foto trovata per caso, ad ogni storia che, chi ti ha conosciuta meglio di me e per piu' tempo, ha il piacere di raccontarmi.
Da un po' quella polvere era ferma ed io pensavo che forse la maturità stava finalmente compiendo la sua opera di superamento.
Illusione.
E' bastata una telefonata, l'annuncio di compiere un rito al quale non mi ero mai preparata realmente e i punti si sono strappati sanguinando forte e intenso.
La mente ormai da quel giorno non fa che immaginare cosa accadrà e se saprò affrontarlo.
Il come già lo so....male oltre ogni aspettativa.
Profanare il tuo riposo lungo anni.
Non mi va, non mi piace. Con te lì sono cresciuta. Per me tu sei quel piccolo spazio.
Non voglio che lo tocchino. Non voglio che ti tocchino.
Non voglio sapere cosa ora tu sei.
Devo sapere cosa tu ora sei, perchè sarà la mia ultima possibilità.
Non è vero, meglio non vedere e lasciare tutto com'è sempre stato nella mia mente.
Illusa.
Non era e mai piu' sarà. Non ti è stato concesso tempo sufficiente per crearti almeno un piccolo mondo di ricordi da tramandare, in cui rifugiarti di tanto in tanto.
Non esiste una ragione valida che mi aiuti ad accettare quel che è stato.
Non lo voglio accettare e non credo sia giusto farlo.
Dio ha sbagliato. Se ne faccia lui una ragione.
Perchè io non posso.

martedì 19 gennaio 2010

CAUSA DI FORZA MAGGIORE

Causa problemi tecnici al PC non ho potuto fare molto se non leggere di straforo in ufficio i vostri post......
Credo di aver risolto quindi arieccomi!

martedì 5 gennaio 2010

LA SIGNORA DELLE PULIZIE. Parte I

Come vi ho raccontato diverso tempo fa qui,
trovare una signora delle pulizie brava ed affidabile non è certo cosa facile.
Se a questo aggiungiamo il fatto che in casa mia vive un essere che è un incrocio tra un ispettore Asl a caccia di infrazioni e l'enciclopedia vivente delle brave massaie, la cosa si complica parecchio.
Ebbene si, lui è peggio di me!
Lui controlla ogni pertugio, passa il dito su ogni superficie invisibile della casa, si sdraia a terra e controlla sotto il divano... Lui si inc..za a morte con la malcapitata di turno.
Ed io ne faccio le spese.
Ma andiamo con ordine.
All'inizio fu E., brava e vigorosa donna sulla cinquantina su cui non ha mai avuto troppo da ridire, ma come tutte le favole, finì troppo presto e ci abbandono per un'altra famiglia.
Da allora fu un escalation di tragi-commedie consumate nella dimora della scrivente....